Nuova direttiva Europea sull’acqua potabile
Cosa prevede la nuova direttiva (UE) 2020/2184?
- Un uso efficiente delle risorse
- Una limitazione degli sprechi
- Un maggiore accesso per i cittadini alle informazioni sui fornitori e sulla qualità dell’acqua nella loro zona di riferimento, quindi una maggiore fiducia da parte quest’ultimi sul consumo di acqua dal rubinetto. Di conseguenza, anche meno plastiche.
Quali sono le acque destinate al consumo umano?
- Acque trattate o non trattate, destinate a uso potabile, alimentare, domestico o sanitario, sia in locali pubblici che privati; a prescindere dalla loro origine (rete di distribuzione, cisterne, bottiglie, contenitori, acque di sorgente).
- Acque utilizzate nell’impresa alimentare, dunque destinate poi al consumo umano.
Sono ESCLUSE: le acque minerali naturali (definite dalla direttiva 2009/54/CE), le acque medicinali (definite della direttiva 2001/83/CE) e le acque filtrate a bordo delle imbarcazioni marittime.
Quando verrà applicata la direttiva?
La direttiva è in vigore dal 12 gennaio 2021 e doveva divenire legge entro il 12 gennaio 2023. Quest’ultima rifonde e abroga la direttiva 98/83/CE. Entro il 12 gennaio 2035 la Commissione europea effettuerà dei monitoraggi e rivaluterà gli standard microbici e chimici.
Cosa si intende per valutazione del rischio?
Gli stati membri condurranno una valutazione e gestione del rischio dei: bacini idrografici, punti di estrazione di acqua potabile, sistemi di distribuzione. Nel caso in cui verranno individuati dei pericoli all’interno dell’acqua, saranno applicate le dovute misure di controllo.
Saranno maggiormente controllati i cosiddetti “locali prioritari”, ovvero le strutture di grandi dimensioni, per uso pubblico o privato, con un alto numero di utenti, che possono essere maggiormente esposti ai rischi connessi all’acqua (es. ospedali, case di riposo, ecc…).
Che rischi posso correre nel bere l’acqua del rubinetto?
I materiali utilizzati per l’estrazione, il trattamento, lo stoccaggio, la distribuzione dell’acqua destinata al consumo umano, come assicurano gli stati membri :
- non compromettano la salute umana;
- non alterino il colore, l’odore o il sapore dell’acqua;
- non favoriscano la crescita microbica;
- non causano il rilascio nell’acqua di contaminanti.
Perché scegliere di filtrare l’acqua del rubinetto?
- L’acqua del rubinetto è analizzata quotidianamente dalle aziende acquedottistiche;
- Si tagliano i costi economici;
- Non si è più costretti a fare i conti con la scomodità, i pacchi di bottiglie ingombrano ad esempio;
- Si fa una scelta orientata alla sostenibile, si riduce produzione di rifiuti di plastica.
Quali sono le tecniche di trattamento?
Queste sono le tecniche ad oggi disponibili per la filtrazione dell’acqua, ciascuna ha un proprio ed un livello di filtrazione differenze in basse anche alle necessità dell’utilizzatore:
- Microfiltrazione
- Ultrafiltrazione
- Microfiltrazione + UV
- Osmosi inversa
- Caraffe filtranti
- Frigosatori con pretrattamenti